20-08-06, pag. 11, Regione

 
 
 

Il parco è nato grazie al Comune di Chioggia»


 
 
 
 

 

 

In riferimento all’intervento dell’amico Piero Mescalchin pubblicato ieri sulla vostra pagina regionale, mi preme una doverosa precisazione. Credo che il vero merito sulla realtà «Tegnue di Chioggia» sia da attribuire in primis allo stesso Mescalchin. E’ attraverso lo stimolo da lui esercitato che vari soggetti, perseguendo il medesimo scopo, sono riusciti a dare la giusta valorizzazione a questo incredibile patrimonio naturale che sta sul fondo del mare di fronte a Chioggia. Tra questi soggetti il primo in assoluto, che ha creduto da subito nel progetto di Piero Mescalchin e che con azioni diverse, intense ed efficaci sia a livello locale che a livello ministeriale, è stato ed è il Comune di Chioggia. Sin dal lontano 1998, infatti, cogliendo tutte le valenze positive, non ultime quelle turistiche rappresentate dalle Tegnue, io personalmente in collaborazione con lo stesso Mescalchin, con la Capitaneria di Porto e con il ministero delle Politiche Agricole (competente nella identificazione di quella zona ea come «area di tutela biologica») abbiamo lavorato per raggiungere, come poi è avvenuto, tale ambizioso risultato. Ora leggo che il merito di questo sarebbe da attribuire al presidente della Regione Veneto, Galan. Diciamo allora meglio: nel percorso appena descritto è verosimile credere che la Regione Veneto nemmeno sapesse che cosa si stava facendo a Chioggia per le Tegnue, ne tantomeno il suo presidente. Concordo però quando Mescalchin riferisce che la Regione Veneto nel 2003 (e cioè dopo ben due anni dalla istutuzione del parco) ha erogato un finanziamento per distribuire nelle scuole del Veneto un kit entro il quale è contenuto un filmato che spiega che cosa sono le Tegnue, filmato prodotto dallo stesso Mescalchin. Tutto ciò, pure questo, molto tempo dopo l’istituita associazione «Le Tegnue» della quale lo stesso Mescalchin è presidente, e la cui sede è Palazzo Morari, nobile sede di proprietà del Comune di Chioggia. Tutto ciò senza polemica nei confronti di nessuno, felice che anche la Regione Veneto abbia riconosciuto questo nostro importante risultato ma, soprattutto, nel rispetto della verità. Fortunato Guarnieri (Sindaco di Chioggia)

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